La tragedia dell’Oria del 1944
Erano le 18.45 del 12 febbraio 1944 quando, il piroscafo norvegese Oria stracarico, naufragò al largo della costa greca tra Capo Sounion e l’isola Patroklos a causa delle avverse condizioni metereologiche. A bordo tutti soldati ridotti in prigionia e deportati in Germania per non aver voluto continuare la guerra al fianco dei nazisti. Si tratta di uno dei peggiori disastri navali della storia dell’umanità, il peggiore del Mediterraneo. Oltre 4000 i caduti italiani, tra loro 99 ciociari, tra cui anche dei corenesi Federico Cristino e Alessandro Casaregola.
Il 9 febbraio 2014 è stato inaugurato in Grecia un monumento in ricordo dei caduti dell’Oria, proprio per non dimenticare una vicenda sulla quale per decenni nessuno ha saputo nulla presso Capo Saunion difronte l’isola di Patroclo. Infatti solo pochi anni fa, per pura casualità, furono ritrovati il relitto e la lista d’imbarco del piroscafo e si è potuto, così, ricostruire quei tragici giorni, di una tragedia ignorata per anni.
In questi giorni una delegazione del Comune di Coreno Ausonio, anche grazie all’impegno della Pro Loco in contatto con la rete dei familiari www.piroscafooria.it , è li nell’evento di commemorazione.
